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Don Luigi Tiberti

Un ‘don’ amico dei lavoratori

"Don Luigi Tiberti è stato e rimane per la nostra Chiesa locale

  una pietra viva e preziosa scolpita dallo Spirito."

mons. Francesco Lambiasi

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La vita

Nasce a Roncofreddo (FC) il 3 gennaio 1929 in una famiglia di contadini
• Entra nel seminario salesiano di Lugo nel 1943, ma deve ben presto interrompere a causa della guerra.
• A causa di un bombardamento, perde la madre e due sorelle nel 1944
• Tra gli sfollati per il passaggio del fronte, si trasferisce con quel che rimane della famiglia, nelle Marche.
• Dopo la fine della guerra torna a Rimini e riprende gli studi.
• Viene ordinato sacerdote il 27 giugno 1954
• Nello stesso anno, è inviato come cappellano nella parrocchia di San Giovanni Battista.
• Pochi anni dopo, diventa segretario del Vescovo, Luigi Biancheri, che
lo nomina nel 1959 assistente diocesano della Gioventù di Azione Cattolica.
• Dal 1959 è insegnante di religione all’Istituto Professionale “Leon Battista Alberti”
• Negli anni 60 si diffonde a Rimini il Movimento Lavoratori, che si ispira alla Joc internazionale
con cui si intensificano i contatti, e ne assume il metodo della Revisione di Vita (Vedere, Valutare, Agire).
• Dal 1961 fino a metà degli anni 70, don Luigi è assistente diocesano delle ACLI.
• Nel 1970 nasce la GIOC italiana e don Luigi è uno dei primi assistenti.
• Nel 1973 nascono anche i primi “gruppi adulti” da parte di chi aveva
condiviso l’esperienza nella GiOC, da cui nasceranno poi i CMO e in seguito CML.
• Alla fine degli anni 70 viene nominato responsabile diocesano per la Pastorale Sociale
dal vescovo Giovanni Locatelli. Presiede l’Ufficio diocesano di Pastorale sociale fino al 2000.
• Nel 1990 diventa rettore della Chiesa di Sant’Agnese.
• Si spegne nel 2010 dopo una lunga e dolorosa malattia.

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Con i Giovani 

Fin dall’inizio del suo ministero di sacerdote, Don Luigi ha scelto come ambito privilegiato di evangelizzazione i gruppi di giovani lavoratori, dando vita a gruppi di Gioventù di Azione Cattolica (GiAC) e con contatti sempre più frequenti con la Jeunesse Ouvriére Chretienne, in Italia GiOC, fondata in Belgio da Joseph Cardijn.

 

​L'amore per i giovani, che don Luigi andava a cercare per le strade, nei ritrovi del tempo libero, ai cancelli delle fabbriche, ha trovato modo di realizzarsi in maniera piena durante gli anni di insegnamento. Questo tempo passato a “seminare e a far fiorire” giovani adolescenti gli è stato molto caro, perché l'ha aiutato a indicare la via a quanti si preparavano ad affrontare la vita. Don Luigi, per la sua grande capacità di dialogo e ascolto, riusciva a mettersi in sintonia con i giovani, per arrivare poi a farsi capire ed a trasmettere i suoi valori e le sue idee, anche a chi non sempre era ben disposto verso la religione.​

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Veramente la parrocchia di don Luigi non è segnata da case o da campanili, ma da ciminiere, da scuole professionali, da gruppi di evangelizzazione, da oratori rivisitati con garbo e cuore nuovo.

Mons. Giancarlo Maria Bregantini

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